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| DANCE OF DEATH
Tipo di Album: Album in Studio Data di Pubblicazione: 8 settembre 2003 Durata: 68 min : 05 s Tracce: 11 Etichetta: EMI Records Produttore: Kevin Shirley e Steve Harris
Dance of Death è il tredicesimo album in studio della band heavy metal Iron Maiden. Il disco ha venduto circa di 1,5 milioni di copie nel mondo.
IL DISCO
Pubblicato nel settembre 2003, si è ben presto imposto nelle classifiche mondiali raggiungendo anche la prima posizione in alcuni paesi tra i quali l'Italia. L'uscita è stata preceduta dal singolo Wildest Dreams, già presentato live nel precedente tour estivo e seguito dal singolo Rainmaker e dall'EP No More Lies. Giudicato da molti come il migliore album dei Maiden da Seventh Son of a Seventh Son, si contraddistingue per la maggiore varietà rispetto al suo predecessore Brave New World e per i brani più veloci. Il prodotto è quello di un album visibilmente più maturo e articolato, dove le tre chitarre trovano finalmente la complicità e le sonorità necessarie a creare un suono più corposo e completo, incrociandosi in scorribande entusiasmanti con le prove di Steve Harris, Nicko McBrain e del lavoro vocale di Bruce Dickinson, assoluto protagonista dell'album.
Nell'album sono presenti Journeyman, seconda canzone acustica della "vergine di Norimberga" (la prima risale ai tempi di Killers del 1981 ed è Prodigal Son) ma la prima con Bruce Dickinson alla voce, Face In the Sand, prima canzone maideniana in cui compare la doppia cassa, giudicata da Nicko McBrain troppo difficile da suonare e New Frontier primo brano a cui, dopo vent'anni di collaborazione, McBrain mette la firma, assieme ad Adrian Smith e Bruce Dickinson. Da segnalare inoltre la veloce Rainmaker che fa ritornare le accuse di satanismo al gruppo, a causa di alcune scene presenti nel video, e la potente Montségur, genere rispolverato dal lontano Powerslave, duro e articolato. E inoltre, la title track... Una vera e propria danza della morte, uno stile pressoché nuovo (se pur in qualche modo simile a Fear of the Dark) per i Maiden: un lento inizio, nessun ritornello "parlato" che si ripete, ma solo il susseguirsi di quell'ossessiva (unicamente in senso positivo) melodia. 8 minuti e passa di musica, con un Bruce Dickinson al di fuori del comune. Di grande gusto epico è la progressive track Paschendale, scritta da Adrian Smith che per la prima volta si cimenta nella composizione di un brano abbastanza lungo e che apre le porte al sound che la band avrà nel disco successivo.
L'uscita del disco è accompagnata dal tour Death on the Road, contenuto in un doppio CD live edito nell'agosto 2005, che riporta la band in giro per i continenti pochi mesi dopo il Give Me Ed... Till I'm Dead, tour estivo che aveva fatto approdare i Maiden anche all' Heineken Jammin' Festival di Imola di fronte ad una folla di 40.000 fans.
Il concerto è stato immortalato in un DVD, durante il concerto a Dortmund nel 2004.
TRACKLIST
1 - Wildest Dreams - 4:00 2 - Rainmaker - 3:48 3 - No More Lies - 7:22 4 - Montségur - 5:50 5 - Dance of Death - 8:36 6 - Gates of Tomorrow - 5:12 7 - New Frontier - 5:04 8 - Paschendale - 8:28 9 - Face in the Sand - 6:31 10 - Age of Innocence - 6:10 11 - Journeyman - 7:07
FORMAZIONE
Bruce Dickinson - voce Dave Murray - chitarra Janick Gers - chitarra Adrian Smith - chitarra, cori Steve Harris - basso, cori, tastiere Nicko McBrain - batteria
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