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| SOMEWHERE IN TIME
Tipo di Album: Album in Studio Data di Pubblicazione: 11 ottobre 1986 Durata: 40 min : 22 s Tracce: 8 Etichetta: EMI Records Produttore: Martin Birch
Somewhere in Time è il sesto album degli Iron Maiden. Ha venduto circa 15 milioni di copie nel mondo.
IL DISCO
L'album è caratterizzato dall'introduzione di nuove sonorità, che avvicinano gli Iron Maiden al rock progressivo e, contemporaneamente, li allontanano dalla fan base di metallari più puristi. Somewhere in Time fa largo uso di Chitarra Synth, che possono essere viste come un momento intermedio o di passaggio verso i sintetizzatori del successivo Seventh Son of a Seventh Son. A prescindere da considerazioni di mero gusto, il sound elettronico di Somewhere in Time fa da contraltare, sul piano musicale, ai temi fantascientifici della cover art e di alcuni dei brani. Dal punto di vista compositivo, l'album è dominato da Adrian Smith (che firma le canzoni più note, incluso il singolo Wasted Years) e da Steve Harris, che produce alcune delle suite più lunghe e articolate della storia del gruppo (come la celeberrima Heaven Can Wait, che diventerà uno dei brani più suonati dal vivo, ed Alexander the Great).
LA COPERTINA
Eddie veste nuovamente i panni di un assassino (in una posa del tutto simile a quella dell'album Killers) e questa volta la scena è ambientata in una città del futuro dove, fra insegne luminose ed ologrammi, Derek Riggs ha inserito infiniti richiami a precedenti titoli della band: dal pub Aces High al ristorante Ancient Mariner, dagli hotel Dune e Long Beach Arena alla Phantom Opera House, dagli ologrammi delle piramidi all'insegna di Icarus che precipita; anche l'orologio nella copertina mostra come orario "23:58", un riferimento al singolo Two Minutes To Midnight dell'album precedente, Powerslave. Inoltre si può notare che appena poco più in alto del braccio meccanico in primo piano c'è un manifesto di un live dei Maiden con la copertina dell'album omonimo e sopra il manifesto si nota un cartello con scritto acacia avenue. In linea generale tutta la copertina è un richiamo alle atmosfere del film Blade Runner.
I BRANI
1)Caught Somewhere in Time è il brano che apre l'album e introduce subito l'ascoltatore sia alle nuove sonorità della band sia alle tematica dei viaggi (in questo caso un viaggio nel tempo offerto dal diavolo come tentazione).
2)Wasted Years racconta la nostalgia di casa provata dall'autore (Adrian Smith) durante i continui spostamenti effettuati durante il World Slavery Tour.
3)Sea of Madness è un ottimo brano con una parte centrale melodica e parla della rovina del mondo attuale, perso in un mare di pazzia.
4)Heaven Can Wait, dall'inconfondibile coro ripetutamente cantato dal vivo con il pubblico, ci descrive l'esperienza di un malato sottoposto ad una operazione che lotta tra la vita e la morte, tra visioni del paradiso e volontà di rimanere in vita.
5)The Loneliness of the Long Distance Runner è un capolavoro di ritmica con un Nicko McBrain che sprona gli altri e detta il tempo per tutta la canzone con la sua batteria. Il testo descrive la fatica, la determinazione e lo sconforto di un maratoneta durante una gara.
6)Stranger in a Strange Land, pubblicata come secondo singolo, è basata su una spedizione al Polo Nord realmente avvenuta. Adrian Smith scrisse questa canzone dopo aver parlato con uno dei sopravvissuti.
7)Deja Vu, scritto anche da Dave Murray parla della strana sensazione del deja-vu, inspiegabile a livello scientifico.
8)Alexander The Great narra la storia di Alessandro Magno. Il testo riporta date, nomi di località che realmente hanno interessato questo personaggio, considerato l'unico generale nella storia ad non aver perso nemmeno una battaglia sul campo, prima della sua morte.
TRACKLIST
1 - Caught Somewhere in Time - 7:22 2 - Wasted Years - 5:06 3 - Sea of Madness - 5:42 4 - Heaven Can Wait - 7:24 5 - The Loneliness of the Long Distance Runner - 6:31 6 - Stranger in a Strange Land - 5:43 7 - Deja Vu - 4:55 8 - Alexander the Great - 8:35
FORMAZIONE
Bruce Dickinson – voce Dave Murray – chitarra, guitar synth Adrian Smith – chitarra, guitar synth, cori; voce principale in Reach Out Steve Harris – basso, cori, bass synth Nicko McBrain – batteria
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